
18 Giu Il valore del lavoro femminile
La centralità dell’esperienza nei processi evolutivi
In qualità di consulente, mi capita spesso di osservare i cambiamenti silenziosi ma profondi che attraversano il mondo del lavoro. Uno di questi riguarda il ruolo delle donne nelle organizzazioni, un tema che richiede attenzione, consapevolezza e, soprattutto, valorizzazione. Non si tratta solo di inclusione, ma di riconoscere il valore strategico che la presenza femminile porta all’interno di ogni realtà lavorativa.
Lavorare sulla valorizzazione del lavoro femminile non è più una questione etica o di pari opportunità: è una scelta di competitività. Le aziende che integrano con equilibrio competenze maschili e femminili hanno dimostrato di essere più resilienti, innovative e capaci di leggere meglio i bisogni del mercato. Questo non per una semplice logica numerica, ma per la capacità delle donne di portare approcci diversi, di gestire la complessità con sensibilità e visione sistemica.
In Italia, sebbene siano stati fatti molti passi avanti, il gender gap è ancora una realtà tangibile. Le donne hanno più difficoltà ad accedere a ruoli apicali, spesso incontrano ostacoli legati alla conciliazione dei tempi vita-lavoro, e in molti settori permangono differenze salariali ingiustificate. Eppure, proprio in questo contesto, emergono storie di successo e buone pratiche che dimostrano quanto il cambiamento sia possibile, se sostenuto da visione e impegno.
Un aspetto fondamentale riguarda la cultura aziendale. Non basta assumere più donne: è necessario creare ambienti di lavoro realmente inclusivi, dove la leadership femminile non sia un’eccezione da premiare, ma una risorsa da valorizzare. Formazione, mentoring, flessibilità oraria, welfare aziendale, smart working: sono solo alcuni degli strumenti che possono facilitare questo percorso.
Il ruolo delle istituzioni è cruciale. La certificazione per la parità di genere, le agevolazioni previste per le imprese che promuovono l’occupazione femminile, così come i fondi dedicati alla conciliazione e alla formazione, rappresentano leve importanti, ma vanno accompagnate da una strategia culturale e manageriale solida.
Nel mio lavoro quotidiano, mi impegno a promuovere una consulenza che non sia solo tecnica, ma anche umana. Ascolto, confronto e sensibilità sono parte integrante del mio approccio, perché credo fermamente che la vera crescita di un’organizzazione passi anche e soprattutto attraverso la crescita delle persone. E in questa crescita, il contributo delle donne è semplicemente indispensabile.
Oggi più che mai, è il momento di riconoscere il valore del lavoro femminile, non solo per rendere più giusto il mercato del lavoro, ma per renderlo più forte, più intelligente, più umano.